Pubblicato il decreto che definisce le modalità per accedere al bando accordi per l’innovazione 2022 per il settore automobilistico
Gli Accordi per l’innovazione 2022 sono diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea e di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitività tecnologica di specifici settori.
Si tratta di accordi quadro stipulati tra il Ministero dello Sviluppo economico, una o più amministrazioni pubbliche che decidono di aderire all’accordo e il soggetto proponente (e destinatario dell’incentivo).
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa negoziale; e gli incentivi sono concesse sulla base del regolamento GBER.
BENEFICIARI E PROCEDURA PER L’INVIO DELLA DOMANDA
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto i seguenti soggetti:
a) le imprese che esercitano: attività industriale di produzione di beni e servizi, attività intermediaria nella circolazione dei beni; attività di trasporto (via terra, via acqua o via aria);
b) le imprese artigiane;
b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie alle imprese di cui alla lettera a;
d) i Centri di ricerca.
I beneficiari possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche: gli Organismi di ricerca; e le imprese agricole, limitatamente ai progetti relativi a “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”.
In particolare, sono Organismi di ricerca entità (ad esempio, università o istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di tecnologia, intermediari dell’innovazione, entità collaborative reali o virtuali orientate alla ricerca), indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere in maniera indipendente attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o nel garantire un’ampia diffusione dei risultati di tali attività mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di conoscenze.
I progetti congiunti devono essere realizzati mediante contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione (esempio, il consorzio o l’accordo di partenariato); e il contratto deve prevedere:
a) la suddivisione delle competenze, dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante;
b) la definizione degli aspetti relativi alla proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo;
c) l’individuazione del soggetto capofila, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero.
REQUISITI
I beneficiari alla data di presentazione della domanda:
a) devono essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese;
b) devono essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali;
c) i legali rappresentanti non devono essere stati condannati con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta per i reati di cui all’art. 80 del Codice dei contratti pubblici;
d) non devono rientrare tra le imprese nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
e) essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
f) non devono trovarsi in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni pubbliche;
g) trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati;
h) qualora richiesto, presentare un’adeguata capacità di rimborsare il finanziamento agevolato.
Gli Organismi di ricerca, alla data di presentazione della domanda, devono possedere, ove compatibili in ragione della loro forma giuridica, tutti i requisiti, ad eccezione dei requisiti di cui alle lettere g) e h).
CONTRIBUTO
Si tratta di un contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa sostenuta per i progetti di ricerca industriale e pari al 25%.
In caso di progetti congiunti, è riconosciuta una maggiorazione del 10% per le PMI e gli Organismi di ricerca e del 5% per le grandi imprese; fermo restando i limiti dettati dal Regolamento GBER.
Su richiesta, può essere associato un finanziamento agevolato per un massimo del 20% dell’importo ammissibile.
L’importo minimo ammissibile è pari a € 5.000.000,00.
PROGETTI AMMISSIBILI
Per il settore automotive, i progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate allo sviluppo e alla produzione di:
1) nuovi veicoli nonché sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza del veicolo minimizzando le emissioni;
2) tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli nonché dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana;
3) nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo, propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo;
4) nuovi sistemi, componenti meccanici elettrici, elettronici e software per sistemi avanzati per l’assistenza alla guida (ADAS), la connettività del veicolo (V2V e V2I), la gestione di dati, l’interazione uomo veicolo (HMI) e l’infotainment;
5) sistemi infrastrutturali per il rifornimento e la ricarica dei veicoli.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti di ricerca e sviluppo devono:
a) essere realizzati dai soggetti beneficiari nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale;
c) prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a € 5.000.000,00;
d) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni;
e) avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi;
f) qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi.
Per ulteriori info sulle modalità di applicazione al bando, contattaci.
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